il nostro parmigiano reggiano

perche il nostro parmigiano reggiano è così buono?

Così come gli ingredienti del Parmigiano Reggiano sono solo 3 (latte, sale e caglio), anche gli ingredienti del nostro prodotto di eccellenza sono solo cura delle nostre mucche e della loro alimentazione naturale, esperienza secolare nella lavorazione, amore e passione per il nostro lavoro.

le fasi di produzione del parmigiano reggiano

La magia dietro il Parmigiano Reggiano: un viaggio attraverso le fasi di produzione

Il Parmigiano Reggiano è uno dei tesori culinari più celebrati e amati al mondo, e dietro il suo sapore unico e la sua consistenza cremosa si cela un processo di produzione artigianale che ha radici antiche e una tradizione ineguagliabile.

Da secoli, le caseificazioni nella regione dell’Emilia-Romagna, in particolare nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, e parti delle province di Mantova e Bologna, producono questo formaggio straordinario seguendo metodi tradizionali tramandati di generazione in generazione. Esaminiamo da vicino le fasi coinvolte nella creazione di questo gioiello gastronomico.

Raccolta e preparazione del latte

Tutto ha inizio con il latte, l’ingrediente fondamentale per il Parmigiano Reggiano. Il latte utilizzato deve essere fresco e crudo, proveniente esclusivamente da mucche di razza italiana alimentate con foraggio naturale. Viene raccolto due volte al giorno, una volta la mattina e una volta la sera, per garantire la massima freschezza. Una volta raccolto, il latte viene versato in grandi caldaie di rame, dove viene riscaldato a una temperatura specifica per favorire la coagulazione.

Coagulazione

Una volta raggiunta la temperatura desiderata, viene aggiunto il caglio naturale al latte. Il caglio è un enzima estratto dallo stomaco dei vitelli, e la sua funzione è quella di coagulare il latte, trasformandolo in una consistenza gelatinosa nota come cagliata. Questo processo richiede attenzione e tempo, poiché è fondamentale ottenere una coagulazione uniforme e controllata.

Taglio della cagliata

La cagliata viene quindi tagliata in piccoli granelli utilizzando apposite lame. Questo passaggio è cruciale poiché determina la dimensione e la consistenza dei granelli di cagliata, che influenzeranno direttamente la qualità e la struttura del formaggio finito.

Rottura e cottura della cagliata

Dopo il taglio, la cagliata viene delicatamente rovesciata e rimescolata all’interno delle caldaie. Questo processo consente alla cagliata di rilasciare il siero in eccesso e di raggiungere la giusta consistenza. Successivamente, la cagliata viene cotta a una temperatura controllata, un processo che conferisce al formaggio la sua consistenza e il suo caratteristico sapore.

Formatura

Una volta raggiunta la giusta consistenza, la cagliata viene versata in stampi di forma cilindrica, che conferiscono al Parmigiano Reggiano la sua forma tradizionale. Ogni forma viene compressa per eliminare ulteriori residui di siero e consolidare la struttura del formaggio.

Salatura

Dopo essere stati rimossi dagli stampi, i formaggi freschi vengono immersi in una salamoia naturale per un periodo di tempo specifico. La salamoia conferisce al Parmigiano Reggiano il suo sapore distintivo e contribuisce alla formazione della crosta esterna.

Affinamento

Infine, i formaggi vengono trasferiti nelle cantine di affinamento, dove vengono collocati su scaffali di legno e lasciati a stagionare per un periodo minimo di 12 mesi, ma spesso anche più a lungo. Durante questo periodo, i formaggi vengono periodicamente girati e spazzolati per favorire lo sviluppo di aromi complessi e una consistenza uniforme.

Conclusioni

Il processo di produzione del Parmigiano Reggiano è un’arte antica che richiede pazienza, maestria e un rispetto profondo per le tradizioni. Ogni fase, dall’alimentazione delle mucche alla stagionatura dei formaggi, contribuisce alla creazione di un prodotto di altissima qualità che incanta i palati di tutto il mondo.

Il Parmigiano Reggiano non è solo un formaggio, ma un simbolo di eccellenza artigianale e di un’intera regione che celebra la sua ricchezza culturale attraverso il cibo

Gli invecchiamenti del Parmigiano Reggiano

Il Parmigiano Reggiano DOP (Denominazione di Origine Protetta) è un formaggio a pasta dura prodotto nelle nostre zone secondo metodi tradizionali che risalgono al Medioevo.

L’invecchiamento è uno degli aspetti più importanti che influenzano le caratteristiche organolettiche del formaggio. Ecco un elenco dettagliato delle diverse tipologie di Parmigiano Reggiano in base alla durata dell’invecchiamento:

Parmigiano Reggiano 12 mesi

Aspetto e consistenza: Ha una crosta sottile e morbida, con una pasta ancora relativamente compatta e di colore giallo paglierino chiaro.
Gusto e aroma: Sapore delicato e lattico, con sentori di burro e panna, e un leggero accenno di acidità.
Uso consigliato: Ideale per essere consumato come formaggio da tavola, in insalate o in scaglie con frutta fresca come pere e uva.

Parmigiano Reggiano 18 mesi

Aspetto e consistenza: La crosta diventa un po’ più dura e la pasta inizia a presentare una leggera granulosità. Il colore può diventare leggermente più intenso.
Gusto e aroma: Sapore più pieno e complesso rispetto al 12 mesi, con note di frutta secca e una maggiore sapidità. Aroma più pronunciato.
Uso consigliato: Ottimo sia come formaggio da tavola che grattugiato su piatti di pasta o risotti. Può essere abbinato a noci e miele.

Parmigiano Reggiano 24 mesi

Aspetto e consistenza: La crosta è più spessa e resistente. La pasta è decisamente più granulosa e friabile, con cristalli di tirosina visibili.
Gusto e aroma: Sapore ricco e complesso, con note di frutta secca, burro fuso e brodo. Aroma intenso e persistente.
Uso consigliato: Perfetto per essere grattugiato su primi piatti, ma anche come formaggio da degustazione accompagnato da vini rossi strutturati o da aceto balsamico tradizionale.

Parmigiano Reggiano 30 mesi

Aspetto e consistenza: La crosta è decisamente dura e robusta. La pasta è molto granulosa e friabile, con abbondanti cristalli di tirosina.
Gusto e aroma: Sapore intenso e complesso, con una sapidità accentuata e note di spezie, frutta secca e brodo. Aroma molto persistente.
Uso consigliato: Ideale per essere consumato in scaglie con miele, aceto balsamico tradizionale o frutta secca. Ottimo anche grattugiato su piatti ricchi e saporiti.

Parmigiano Reggiano 36 mesi e oltre

Aspetto e consistenza: Crosta molto dura e spessa. Pasta estremamente granulosa e friabile, con cristalli di tirosina molto evidenti.
Gusto e aroma: Sapore molto complesso e ricco, con una sapidità molto pronunciata. Note di spezie, frutta secca, cuoio e brodo concentrato. Aroma estremamente persistente e intenso.
Uso consigliato: Si presta magnificamente come formaggio da degustazione, accompagnato da vini strutturati, aceto balsamico tradizionale di Modena o Reggio Emilia e miele. Ottimo anche come ingrediente di piatti gourmet.

Parmigiano Reggiano Oltre 48 mesi

Aspetto e consistenza: Crosta estremamente dura e spessa, quasi impenetrabile. Pasta molto secca, friabile e cristallina.
Gusto e aroma: Sapore estremamente intenso e complesso, con una sapidità elevatissima e note aromatiche che spaziano dalla frutta secca alle spezie, al brodo concentrato e cuoio.
Uso consigliato: Destinato a veri intenditori, perfetto per essere degustato in purezza, magari con un bicchiere di vino da meditazione o un passito. Può anche essere utilizzato in cucina per dare un tocco unico e deciso a piatti raffinati.

Il Parmigiano Reggiano, a seconda della stagionatura, offre una gamma di sapori e consistenze che lo rendono adatto a molteplici usi culinari e abbinamenti gastronomici.